E’ stata fatta una importante scoperta per quanto concerne una grave patologia: la spina bifida. E’ in arrivo il cerotto di staminali che la cura con successo.
La spina bifida è una patologia molto seria che interessa la colonna vertebrale che difatti si presenta aperta. Si tratta dunque di una malformazione di natura congenita che può essere dovuta ad una serie di fattori molto ampia. La prevenzione comunque consiste nella somministrazione di acido folico durante i primi mesi di gravidanza. A tal proposito, può essere utile sapere che è stata fatta una importante scoperta.
Si tratta di un risultato davvero sorprende che consente, con un semplice cerotto di staminali, di curare in maniera efficace la patologia in esame evitando conseguenze anche molto gravi sul nascituro.
Spina bifida: la scoperta che cambia il modo di curarla
Grazie al lavoro di un team di esperti dell’University of California Davis Health, è stato eseguito un delicato intervento che ha consentito a 3 neonati di nascere in perfetta salute. Questi tra le altre cose saranno seguiti fino all’età di sei anni per valutarne eventuali problematiche.
Tramite l’utilizzo di un cerotto, le cellule staminali sono state posizionate sul midollo spinale durante l’intervento chirurgico al fine di riparare il difetto che se non viene trattato in maniera corretta prima o immediatamente dopo la nascita, può portare a ritardi molto gravi o anche alla paralisi delle gambe. Nello specifico, il cerotto funge da ponte favorendo una migliore chiusura del tubo neurale che contribuisce a creare il sistema nervoso. Per ottenere questo cerotto il team di esperti ha proceduto con il seminare cellule staminali della placenta, posizionandole su un materiale chiaramente compatibili dal punto di vista biologico.
Si tratta, in poche parole, di una scoperta davvero incredibile che ha consentito ai tre nati di non andare incontro a conseguenze molto serie per la propria salute. A tal proposito, la mamma di uno di questi ha fatto sapere di essere stata davvero felice di aver visto il suo piccolo muovere le gambe dopo la nascita. Senza l’intervento chirurgico in esame infatti il bambino non avrebbe potuto muoverle e dunque sarebbe rimasto paralizzato.