Gonfiore alle gambe, i segnali per capire se c’è un problema al cuore o polmoni e come correre ai ripari per scongiurare il peggio.
Talvolta non si è propensi a porsi a controllo per un problema che apparentemente può sembrare banale. “Sarà la stanchezza”, oppure, “Sono solo gambe gonfie, ho messo i tacchi alti”. Queste sono giustificazioni che ci diamo quando ad esempio a fine giornata vediamo le nostre gambe un po’ più gonfie del solito. Chiaramente senza fare allarmismi, ma bisogna non sottovalutare i segnali che ci lancia il nostro corpo.
Talvolta il gonfiore alle gambe può essere un campanello di allarme per patologie ben più grafi. Difatti, le gambe gonfie, possono ricondurre a patologie di carattere cardiologico o polmonare. Questo problema è molto diffuso e coinvolge sia uomini che donne. Certamente è normale avere le gambe gonfie dopo molte ore trascorse in piedi o dopo essere stati seduti a lungo oppure durante la stagione calda, ma se il fastidio persiste allora dobbiamo accendere la lampadina nel nostro cervello e sottoporci ad un controllo.
Il gonfiore alle gambe può ricondurre patologie che riguardano il cuore o i polmoni. Vediamo nello specifico come poter riconoscere i segnali importanti e poi sottoporci al controllo dello specialista. L’accumulo di liquidi può essere determinato da un’insufficienza cardiaca, un gonfiore accompagnato da affaticamento o mancanza di fiato con un aumento della frequenza dei battiti del cuore. Il gonfiore è dovuto al fatto quando il cuore pompa meno bene il sangue fatica a circolare e ristagna in gambe e caviglie. Si verifica quindi un passaggio di liquidi ai tessuti, che diventano gonfi e basta premerli con un dito per veder comparire un’impronta.
Il problema del gonfiore alle gambe può essere riconducibile ad un’insufficienza venosa. Lo sfiancamento della parete delle vene, o delle valvole presenti lungo le vene stesse, può dilatarle con il rischio di provocare infiammazioni, ovvero le flebiti, ma talvolta il sangue può ristagnare nelle vene più profonde generando coaguli e causando le trombosi. I trombi possono arrivare al cuore o ai polmoni e quindi causare la morte del soggetto affetto. Le percentuali non sono base perciò, è molto importante una diagnosi precoce, purtroppo si tratta di una diagnosi non facile perché il paziente con embolia polmonare può presentare sintomi simili a quelli di un infarto al cuore o di una patologia polmonare differente o di una patologia cronica ostruttiva.
Ma quali sono i segnali di un’embolia? I segnali partono da un dolore toracico con mancanza di respiro o fiato corto, palpitazioni con accelerazione del battito cardiaco, mancanza di forze e svenimento, febbre, sudorazione, sangue nell’espettorato, dolore se si inspira profondamente. Ovviamente le cause del gonfiore alle gambe possono anche essere ricondotte ai reni i a patologie epatiche, ma proprio per questo lo specialista è fondamentale. Se l’unico sintomo è il gonfiore agli arti, basterà sottoporsi a un ecocolordoppler venoso alle gambe. Se invece si sospetta una patologia cardiaca, si dovranno effettuare degli esami del sangue, un ecocardiogramma, un elettrocardiogramma holter e una radiografia standard del torace. In relazione al tipo di patologia si valuterà poi la terapia.
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