In merito al riscaldamento per quest’inverno 2022/23 in molti si chiedono se i limiti ci saranno ovunque. A tal proposito è bene sapere che ci saranno delle eccezioni.
La crisi dell’energia ha spinto inevitabilmente il Governo a prevedere dei limiti al riscaldamento in occasione dell’inverno 2022/23. A tal proposito, Roberto Cingolani, Ministro della Transizione Ecologica, ha apposto la firma al Decreto che sancisce dei limiti temporali nuovi all’esercizio degli impianti di climatizzazione che funzionano con gas naturale.
Alla luce di ciò, in molti si chiedono in cosa consistono i predetti limiti e soprattutto se riguardano tutta Italia o sono invece previste delle eccezioni.
Riscaldamento 2022/23: limiti ed eccezioni
Come accennato poc’anzi si è deciso di intervenire sulla crisi dell’energia introducendo dei limiti all’utilizzo del riscaldamento. Questi però non valgono in tutti i casi. Sono state previste delle deroghe ad esempio nel caso delle piscine, degli asili, degli ospedali e delle saune. Al di fuori di queste realtà, invece, sul riscaldamento è stata introdotta una restrizione pari a quindici giorni in meno, una riduzione pari a un grado della temperatura e di 1 ora al giorno. In questo modo, si ha intenzione di ottenere un risparmio sul gas pari a 2,7 miliardi di metri cubi.
Claudio Descalzi, Presidente di Eni, ha voluto rassicurare riguardo alle scorte di gas che sarebbero sufficienti a contrastare il freddo del prossimo inverno. In ogni caso, ha anche fatto sapere che la crisi dei prezzi di questi mesi durerà ancora a lungo, minimo per altri tre anni. Di conseguenza, per contrastare la situazione la soluzione più efficace è rappresentata dall’introduzione di misure a sostegno di famiglie e imprese.
In ogni caso, dal Ministero della Transizione Ecologica è stato fatto sapere che l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ENEA, procederà con la pubblicazione di un vademecum in cui saranno contenute le indicazioni per quanto concerne l’impostazione corretta della temperatura di riscaldamento. Laddove dovessero presentarsi situazioni di particolare severità per quanto concerne il clima, ai Comuni sarà data la possibilità di autorizzare l’attivazione degli impianti termici che funzionano a gas negli orari non contemplati dal Decreto.