Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare delle dichiarazioni in merito a quello che è attualmente il nuovo virus che sta colpendo tanto i docenti quanto gli studenti. Ecco di cosa si tratta.
Quello che sta interessando un istituto scolastico italiano deve spingere a fare molta attenzione in merito ad una nuova minaccia per la salute dell’uomo. In particolare, il riferimento è ad un virus che sta circolando tra docenti e studenti in maniera piuttosto preoccupante e per questo può essere utile conoscere qualche dettaglio in più in merito alla vicenda.
Oramai da diversi giorni stanno i riflettori sono puntati su una scuola elementare sita a Bologna. Qui, difatti, sarebbe stato individuato un focolaio di un nuovo virus che presenta sintomi ben precisi di cui è bene essere a conoscenza.
Norovirus 2023: ecco cosa sta accadendo
Nello specifico, nell’Istituto Marconi della scuola elementare di Castenaso, Bologna, più di 150 persone hanno contratto un virus intestinale. Ad essere stati colpiti sono sia il personale scolastico, sia gli studenti e chiaramente la situazione appena descritta sta causando non poco allarmismo. In particolare, quello in esame è un virus che genera dei sintomi che sono in tutto simili a quelli accusati nel caso in cui si venisse colpiti da gastroenterite. Di conseguenza, coloro che entrano in contatto con il Norovirus finiscono per accusare vomito, diarrea e con una minore incidenza anche febbre e mal di testa.
In particolare il vomito è tra i sintomi che risulta essere più pericoloso in quanto per via del fatto che produce aerosol finisce per contaminare l’ambiente. Da non sottovalutare, è anche la trasmissione fecale dal momento che il virus in esame è in grado di restare all’interno delle feci anche per più di una settimana. Di conseguenza, l’esperto Pandolfi consiglia di procedere al lavaggio delle mani e alla sanificazione degli ambienti quando si utilizza il bagno.
In riferimento alla durata della malattia, inoltre, la sua persistenza varia da 2 a 3 giorni: la diffusione è piuttosto rapida, non a caso, circa l’80 per cento delle persone che entrano in contatto con la persona contagiata finisce per contrarre il virus. Ciò detto, è importante mettere in atto una serie di accorgimenti che consentono di prevenire il contagio anche in maniera efficace. In particolare, il dottor Pandolfi consiglia di tornare a scuola o a lavoro soltanto nel momento in cui i sintomi risultino essere completamente spariti. Chiaramente oltre a ciò, è fondamentale disinfettare le mani spesso o comunque ogni qualvolta si entra in contatto con le persone. Si tratta di un’abitudine fondamentale che abbiamo imparato a rivalutare durante la pandemia generata dal covid.